Sulle orme della Chiesa dell’Ospedale degli Incurabili

Un capitolo della storia assistenziale di Venezia

La chiesa dell’antico ospedale degli Incurabili rappresenta non solo un capitolo significativo nella storia assistenziale di Venezia, ma anche un esempio straordinario di architettura e innovazione acustica. Originariamente costruita con una forma ovoidale pionieristica, ispirata alla cassa armonica degli strumenti musicali a corda, la chiesa degli Incurabili non solo ospitava i malati, ma anche forniva un ambiente ideale per la musica e il canto.

L’ospedale, attivo fino al 1813, era un istituto caritatevole che si occupava dei poveri, degli orfani e dei malati incurabili. Alcuni degli orfani e dei giovani assistiti ricevevano un’educazione musicale, permettendo loro di esibirsi nei concerti organizzati proprio nella chiesa dell’ospedale. Questo non solo alleviava le sofferenze dei pazienti, ma contribuiva anche alla comunità artistica e culturale di Venezia.

L’architettura stessa della chiesa era una meraviglia tecnologica del suo tempo. Costruita su progetto di Jacopo Sansovino e realizzata da Antonio da Ponte, la chiesa adottava una forma ovoidale innovativa, studiata per mantenere invariate le oscillazioni sonore, simile alla cassa armonica di uno strumento musicale. Questa struttura contribuiva a migliorare l’acustica all’interno, rendendo l’ambiente ideale per le esibizioni musicali.

Il soffitto, realizzato in legno per ottimizzare l’acustica, presentava la forma di un liuto rovesciato, mentre le tribune laterali, anch’esse in legno, ricordavano il coperchio di uno strumento musicale. Questi dettagli non erano solo estetici, ma funzionali, progettati per migliorare ulteriormente la qualità del suono all’interno della chiesa.

Purtroppo, la chiesa degli Incurabili fu distrutta dagli austriaci nel 1832, cancellando un pezzo importante di storia architettonica e culturale di Venezia. Tuttavia, il rettangolo smussato sul pavimento dell’attuale chiostro, che delimita l’antico tracciato della chiesa con pietre colorate, rimane come un testimone silenzioso di questo straordinario esperimento architettonico e acustico che una volta decorava il panorama urbano di Venezia.