Calle Larga dei Boteri

Dedicata agli artigiani

Ai tempi della Serenissima Repubblica di Venezia, la Corporazione dei Boteri e Butiglieri riuniva gli artigiani specializzati nella costruzione di botti e bottiglie. L’importanza di questa attività è ancora oggi testimoniata dai toponimi di alcune strade veneziane. Nel sestiere di San Polo, si trova la Calle dei Botteri, situata vicino alle rive dei grandi sbarchi, come la Riva de l’Ogio (dell’Olio) e la Riva del Vin. Nel vicino Campo Rialto Novo, un bassorilievo del XVII secolo raffigura lo stemma della corporazione: una piccola botte. A Cannaregio, invece, c’è la Calle Larga dei Boteri, non lontana dalle Fondamenta Nuove.

La Scuola della Corporazione dei Boteri si trovava di fronte alla chiesa dei Gesuiti, a Cannaregio, in un edificio la cui facciata porta ancora un’antica lapide datata 1290. Tuttavia, le origini della corporazione sono ancora più antiche, risalenti al 1220, quando i confratelli si riunivano nella chiesa di Sant’Agostin, nel sestiere di San Polo. Questa chiesa, che aveva concesso un altare alla Scuola, fu demolita nel XIX secolo a seguito delle soppressioni napoleoniche. Successivamente, le riunioni si svolgevano nella chiesa dei Gesuiti.

Un particolare curioso riguarda le botti del Doge: i Boteri erano obbligati a ripararle senza ricevere compensi in denaro, ma ricevevano in cambio i cerchi, i vinchi (rami di salice per legare) e il vitto per gli operai.

Questi luoghi e tradizioni storiche conservano la memoria di una delle attività artigianali più vitali della Venezia antica, rivelando l’importanza economica e sociale delle corporazioni nella Serenissima.