La Pescheria Nuova di Venezia è molto più di un semplice mercato del pesce: è un capolavoro architettonico e artistico che riflette la ricchezza culturale e simbolica della città lagunare. Uno degli elementi meno notati dai visitatori sono i capitelli delle colonne che delimitano il perimetro dell’edificio, ognuno dei quali racconta una storia unica.
Al centro della Pescheria si erge una colonna speciale, caratterizzata da quattro teste scolpite. Questo capitello celebra l’anno in cui fu realizzato il primo corpo di fabbrica dell’edificio nel 1905, un progetto dell’architetto Domenico Rupolo su disegno del pittore Cesare Laurenti. Il nome di Rupolo è inciso sopra il capitello, rivelando la sua paternità artistica.
Nelle colonne laterali della Pescheria sono rappresentate altre scene suggestive. Su una di queste colonne si trovano scolpite imbarcazioni tradizionali veneziane chiamate vieri, utilizzate per mantenere il pescato fresco in acqua. Negli altri capitelli si possono ammirare dettagliati rilievi raffiguranti creature marine come granchi, aragoste, pesci, polipi e cavallucci marini. Queste sculture non solo decorano l’edificio ma evocano l’essenza stessa della pesca lagunare e della vita marina.
Osservando attentamente il ciclo scultoreo dei capitelli, è possibile notare anche i nomi degli autori delle opere: Rupolo e Laurenti, che hanno contribuito a creare un ambiente simbolista e suggestivo all’interno della Pescheria. Gli elementi decorativi includono emblemi floreali e marinareschi, come la rosa dei venti, la capasanta, il bovolo (una specie di chiocciola di mare), la ciprea con il suo mollusco, crostacei vari, pesci e altri simboli esoterici come il sole, la luna e uno scudo araldico vuoto.
La Pescheria non è solo un luogo di commercio del pesce, ma anche un monumento vivente della storia veneziana, dove arte, architettura e simbolismo si fondono per celebrare l’importanza del mare e delle sue risorse per la città.
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