Conosciuto anche come Campo di San Giovanni in Oleo
Il campo di San Zaninovo, conosciuto anche come il campo di San Giovanni in Oleo, deve il suo nome alla chiesa omonima fondata nel 968 dalla patrizia famiglia Trevisan, sebbene anche le famiglie Michieli e Nani abbiano contribuito a questa pia opera. La chiesa, che ha avuto un ruolo centrale nella storia del campo, ha subito numerosi restauri e ricostruzioni nel corso dei secoli.
Minacciando rovina all’inizio del XV secolo, la chiesa venne rinnovata e consacrata nel 1463. Successivamente, nel 1520, fu nuovamente restaurata, in quella che si può considerare una quasi totale ricostruzione sotto la guida dell’architetto Bernardino Ponte, fratello di Antonio, famoso per il ponte di Rialto.
Infine, nel 1762, la chiesa venne nuovamente ricostruita in una forma più nobile e ampia, seguendo il disegno di Matteo Lucchesi. Questo progetto fu talmente significativo da essere commemorato con una medaglia coniata nello stesso anno, ancora conservata in alcuni musei veneziani.
Il campo di San Zaninovo, quindi, non è solo uno spazio urbano ma un vero e proprio testimone della storia veneziana, riflettendo i cambiamenti architettonici e culturali avvenuti nel corso dei secoli. La presenza della chiesa e le sue varie ricostruzioni raccontano una storia di devozione e di rinnovamento continuo, incarnando lo spirito della città e delle sue nobili famiglie.
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