Nel suggestivo sestiere di San Polo a Venezia si trova il Campiello de la Pasina, il cui nome, secondo alcune interpretazioni storiche, potrebbe derivare dall’antico termine veneziano “pantano” o “piscina”, indicando un’area di acqua stagnante in passato. Un’altra ipotesi suggerisce che il nome possa essere legato alla famiglia Pasini, residente nella parrocchia di San Silvestro, contribuendo così alla denominazione del campiello.
Questo luogo storico ospitò un tempo un antico palazzo che fu sede dei patriarchi di Grado, costretti a spostarsi nel XII secolo. Successivamente, il patriarcato di Grado trovò collocazione nel sestiere di Castello dopo la vendita del precedente palazzo nel 1460, i cui proventi furono devoluti al patriarcato stesso.
Ma la vera attrattiva del Campiello de la Pasina è il suo collegamento con una delle più incantevoli e meno conosciute corti di Venezia: la Corte Barzizza. Pochi documenti storici trattano di questi luoghi, ma dalle pagine di questo blog è possibile scoprire informazioni dettagliate e rare, accompagnate da splendide fotografie. La Corte Barzizza, pur non essendo ricca di eventi storici rilevanti, incanta per la sua bellezza e la quiete che vi regna. Qui si trova un classico esempio di vera da pozzo in calcare rosso di Verona, posta su una base quadrata, a testimonianza della sua antica storia.
L’accesso alla Corte Barzizza avviene attraverso una piccola calle, il Ramo Barzizza, che conduce direttamente sul Canal Grande dopo pochi passi. Da questo punto, su un modesto pontile di legno, si gode di una vista unica sull’imponente architettura di Palazzo Grimani di fronte. La corte prende il nome dalla famiglia Barzizza, proprietaria di un palazzo qui situato, risalente al XII-XIII secolo e ristrutturato nei secoli successivi, con particolare attenzione al XVI e XVIII secolo.
La facciata verso il Canal Grande conserva ampie tracce di bassorilievi bizantini, patere, capitelli, archi e colonne delle finestre, testimonianza di varie epoche di ristrutturazione e stili architettonici. La parte più antica della facciata, sulla destra, presenta una monofora a balaustra e un vecchio portale che ne sottolineano l’antichità. La famiglia Barzizza, originaria di Bergamo, ottenne notorietà grazie al contributo finanziario di Nicolò Vincenzo Barzizza alla Repubblica di Venezia durante le guerre contro i Turchi, culminando con l’ammissione al Maggior Consiglio nel 1694 insieme a suoi discendenti.
Tra gli episodi curiosi legati alla famiglia, spicca il duello del 1739 tra Emilio Arnaldi e G. Alvise Barzizza nel Casino di San Felice, che provocò notevole scalpore in città. Il duello, risolto a San Giovanni alla Giudecca, vide Arnaldi ferito leggermente, mentre Barzizza e il padrino Vincenzo Silva furono condannati con bando.
Il Campiello de la Pasina e la Corte Barzizza, pur rimanendo poco conosciuti, rappresentano gioielli nascosti di Venezia, capaci di incantare i visitatori con la loro storia e la loro bellezza intatta nel tempo.
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