Il cimitero abbandonato nella cripta di San Simeon Piccolo
Un luogo affascinante e poco conosciuto
La cripta di San Simeon Piccolo, situata sotto l’attuale chiesa costruita tra il 1718 e il 1738 da Giovanni Scalfarotto, è un luogo affascinante e poco conosciuto di Venezia. Originariamente concepita come cimitero, questa cripta sotterranea offre un’esperienza suggestiva, anche se le visite non sono ufficialmente organizzate.
Per accedervi, spesso si può ottenere il permesso alla fine della messa domenicale, chiedendo gentilmente ai membri della Fraternità Sacerdotale San Pietro, a cui la chiesa è affidata per le celebrazioni. Una volta dentro, con l’ausilio di una lampada, si scopre uno spazio relativamente grande con pareti affrescate risalenti al XVIII secolo. Questi affreschi, sebbene di qualità modesta, trattano temi profondi come la morte, il Giudizio Universale e la Passione di Cristo, anche se purtroppo sono danneggiati dall’umidità.
Il cimitero si estende attorno a una stanza ottagonale centrale, forse utilizzata per le funzioni cerimoniali, da cui si diramano quattro corridoi che conducono a diverse sale sepolcrali. In alcune di queste sale si possono ancora osservare resti umani, un segno tangibile della storia e della funzione originaria di questo luogo.
Curiosamente, il campanile di San Simeon Piccolo è il più basso di Venezia, con soli 3 metri di altezza, un dettaglio che sottolinea l’unicità e la discrezione di questa chiesa nel panorama urbano di Venezia.
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