La Sacrestia Segreta

478 anni di storia in una stanza

La sacrestia della chiesa di San Salvador, risalente al 1546 e situata in uno spazio angusto e buio tra la chiesa e il convento, è un tesoro nascosto di Venezia, accessibile su richiesta o prenotazione via e-mail. Questo gioiello sconosciuto affascina i visitatori con la sua bellezza discreta ma straordinaria. 

Una volta varcata la soglia, ci si trova in una sala dalle proporzioni perfette, arricchita da affreschi considerati veri capolavori di raffinatezza e sensibilità artistica, attribuiti a un anonimo maestoso. Al centro del soffitto domina un Cristo benedicente, circondato da una cornice di deliziose rappresentazioni di alberi, arbusti e uccelli, sia locali che esotici, dipinti in trompe-l’œil. Questo stile artistico inganna l’occhio, creando l’illusione di finestre che si affacciano su un giardino virtuale. 

A differenza di altri monasteri veneziani che potevano vantare veri e propri giardini interni, come quelli del Redentore o di San Francesco della Vigna, il monastero di San Salvador nel cuore della città non aveva spazio per un giardino fisico, essendo già occupato dai chiostri e da pozzi tradizionali per la raccolta dell’acqua. Gli artisti degli affreschi della sacrestia ebbero l’ingegnosa idea di creare questo giardino ideale attraverso le loro opere, rendendo le pareti vive con rami di alberi e foglie che sembrano sbucare da vere finestre.

Passeggiare tra questi affreschi è un’esperienza suggestiva e affascinante, che permette di immergersi in un mondo di natura idealizzata e di scoprire dettagli sempre nuovi ad ogni osservazione. La sacrestia di San Salvador rappresenta dunque non solo un importante esempio di arte religiosa veneziana, ma anche un’espressione straordinaria di creatività e maestria artistica che merita di essere ammirata e preservata per le generazioni future.