Davanti all’ingresso del Museo Correr, una targa ricorda che nel 1807 la chiesa di San Geminiano, costruita dal celebre architetto Jacopo Sansovino nel 1557, fu demolita per far posto alla celebre Ala Napoleonica. La demolizione della chiesa causò la perdita temporanea delle spoglie del banchiere John Law e dello stesso Sansovino, che ora si trovano nel battistero di San Marco. Questo evento suscitò l’ira dell’Imperatore.
È interessante notare che, contrariamente a quanto si potrebbe pensare, molti veneziani non apprezzavano particolarmente l’edificio del Sansovino. Leopoldo Cicognara, ad esempio, affermava che i difetti degli interni della chiesa dovevano essere sicuramente minori rispetto a quelli esterni. Anche Antonio Visentini, nel suo “Trattato sopra gli errori degli architetti” (1771-1775), non era meno critico riguardo agli errori di progettazione della facciata.
In difesa del Sansovino, si può dire che, al momento in cui intraprese i lavori per San Geminiano, egli era già impegnato in cantieri di maggiore importanza, come quelli degli scaloni della Libreria Marciana e di Palazzo Ducale.
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