Le misteriose morti a Cà Dario

La dimora di Giovanni Dario

Il palazzo Dario, con la sua splendida facciata in marmo policromo, incanta e attrae per la sua bellezza architettonica, ma nasconde anche una serie di eventi misteriosi e tragici che hanno circondato i suoi proprietari nel corso dei secoli. Conosciuto per la sua “maledizione”, questo edificio veneziano sembra essere stato teatro di morti violente, tragedie personali e rovina finanziaria per molti dei suoi abitanti.

Tutto ebbe inizio con Giovanni Dario, ambasciatore veneziano a Costantinopoli nel XV secolo, che fece costruire il palazzo. Dopo il trasferimento nel nuovo edificio insieme alla figlia, la sua famiglia subì una serie di sfortune. La figlia sposò Vincenzo Barbaro, ma presto seguirono un declino politico per Giovanni e problemi finanziari per Vincenzo, culminando nella morte per crepacuore della figlia.

Nel XVII secolo, Giacomo Barbaro, un discendente, fu assassinato a Candia, dove ricopriva il ruolo di governatore. Nel secolo successivo, il ricco commerciante di diamanti armeno Arbit Abdoll visse una sorte simile, perdendo tutto e morendo in povertà. 

Nel XIX secolo, il palazzo vide la tragica fine di Rawdon Brown, uno scienziato inglese, che terminò sul lastrico e si suicidò insieme al suo amante. Charles Briggs, un americano coinvolto in uno scandalo, fuggì dall’Italia, segnando un altro episodio tragico con il suicidio del suo amante in Messico poco dopo.

Negli anni Settanta, Filippo Giordano delle Lanze fu assassinato dal suo amante, un evento che continuò a perpetuare la sinistra fama del palazzo. Anche il successivo proprietario, Fabrizio Ferrari, non sfuggì alla sfortuna, perdendo gran parte del suo patrimonio e trovando la sorella Nicoletta morta in circostanze misteriose.

Un altro nome legato alla maledizione fu Raul Gardini, l’industriale famoso che acquisì il palazzo e che, poco dopo, si suicidò. La lista di tragedie si concluse con il tenore Mario del Monaco, che rinunciò all’acquisto del palazzo dopo un grave incidente d’auto, e persino Woody Allen, che decise di non comprare l’edificio dopo aver appreso della sua oscura storia.

Così, il palazzo Dario non è solo una dimora di splendore architettonico, ma anche un luogo intriso di mistero e superstizione, dove le vicende tragiche dei suoi abitanti sembrano confermare la presenza di una presunta maledizione che ancora oggi cattura l’immaginazione di Venezia.