L’opera di Banksy a Venezia è un potente e evocativo murale situato nel sestiere di Dorsoduro, su una parete sopra un canale vicino a Campo Santa Margherita, cuore della movida studentesca della città. Raffigura un bambino con un giubbotto salvagente e un razzo segnaletico, immerso con i piedi nell’acqua, che cerca di attirare la nostra attenzione verso qualcosa di importante.
Questo lavoro, collocato nel contesto della Biennale di Venezia, può essere interpretato in molti modi, richiamando tematiche come la crisi geopolitica, la questione dei migranti, la crisi del sistema dell’arte contemporanea e la qualità della sua ricerca e offerta. Inoltre, l’opera può essere vista come un monito al Governo italiano, con il bambino che indica la strada agli adulti, un simbolo della speranza e della guida che le generazioni future possono offrire.
Nonostante si trovi in una zona frequentata, l’opera è sfuggita all’attenzione di molti. Per trovare questo capolavoro nascosto, si può prendere come riferimento la Farmacia Santa Margherita. Salendo sul ponte che parte dal campiello, l’opera diventa ben visibile dalla sommità.
Il bambino di Banksy, immerso nell’acqua veneziana, non è solo un commento sulle emergenze attuali, ma anche un invito a riflettere sulle direzioni che la società moderna sta prendendo, sollecitando un’attenzione più consapevole e sensibile alle problematiche globali.
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