Davanti al maestoso Palazzo Loredan, lungo il Canal Grande di Venezia, si trova una colonna con un’incisione molto particolare: raffigura un uomo con una lunga pipa. Questo dettaglio iconico è legato a una leggenda affascinante che racconta di Biagio, un umile pescatore noto per la sua bontà e rispettato da tutti coloro che vivevano nei dintorni.
Biagio, nei momenti di pausa dal suo lavoro di pescatore, amava rilassarsi sulla riva del Canal Grande, fumando la sua pipa in serenità. Una sera, mentre la città era immersa nel silenzio, accadde qualcosa di straordinario: l’acqua sotto una gondola che passava improvvisamente divenne rossa, i flutti si aprirono e la gondola sembrò sospesa in equilibrio per un attimo. Il gondoliere, preso dal panico, abbandonò la sua imbarcazione e fuggì a nuoto.
Da sotto l’acqua, emersero due enormi braccia nere dotate di artigli, che afferrarono il felze della gondola. Biagio, attonito, vide due bambine prima che le mani mostruose le afferrassero. Poi, dalla profondità del canale, apparve una testa mostruosa con due corna: era Satana in persona. La leggenda narra che le bambine erano delle figlie della famiglia Gradenigo, e Satana si stava vendicando del loro padre, il quale aveva imprudentemente consentito al diavolo di prendere possesso delle loro anime nel tentativo di apprendere i segreti della magia.
Di fronte a questa terribile scena, Biagio, nel gesto più eroico, gettò via la pipa che sprofondò nell’acqua. Aprì le braccia in segno di sacrificio e gridò a Satana di prendere lui al posto delle bambine. Satana, ironizzando sul suo tentativo di imitare Cristo, rispose che avrebbe liberato le bambine solo se le braccia di Biagio fossero riuscite ad abbracciare il mondo intero.
Senza provare alcun dolore, le braccia di Biagio si staccarono dal suo corpo e presero il volo, seguite da una schiera di cherubini. Il diavolo, sorpreso da questo gesto di grande coraggio, liberò immediatamente le bambine e lasciò Biagio indenne, poiché Dio non gli aveva permesso di portarlo con sé.
Questa leggenda, rappresentata sull’incisione della colonna vicino a Palazzo Loredan, continua a incantare e a ispirare i visitatori, raccontando di un momento di eroismo e sacrificio che dimostra la forza della bontà umana di fronte al male.
This website uses cookies to improve your experience. By using this website you agree to our Data Protection Policy.